Disturbo schizofreniforme : Il disturbo schizofreniforme è caratterizzato da un quadro sintomatologico uguale a quello della schizofrenia. I sintomi, infatti, possono consistere in allucinazioni, deliri, comportamento motorio inadeguato, pensiero e linguaggio disorganizzati che manifestano la perdita di contatto con la realtà.
Disturbo schizofreniforme
La differenza sostanziale del disturbo schizofreniforme e la schizofrenia vera e propria in un paziente che non ha mai sofferto di sintomi psicotici sta sulla durata dei sintomi.
Se i sintomi persistono per oltre 6 mesi, è molto probabile che il paziente sia affetto da schizofrenia, ma se risponde ai criteri diagnostici per il disturbo schizofreniforme si tratta di disturbo schizofreniforme.
E’ pur vero che in certi casi una psicosi acuta può anche evolversi in disturbo bipolare o disturbo schizoaffettivo.
Diagnosi Disturbo schizofreniforme
Per poter fare una diagnosi precisa e stabilire un trattamento adeguato occorre sottoporre il soggetto ad un’osservazione costante. Un adeguato piano di intervento prevede in genere la raccolta di ulteriori informazioni attraverso alcuni colloqui di valutazione, in modo da comprendere il funzionamento globale della persona.
Per prima cosa è da capire il livello di compromissione delle funzioni generali del soggetto, da quanto tempo è presente la sintomatologia e con quale intensità si manifesta e lo stato della persona prima dell’esordio della schizofrenia.
Tutte queste informazioni sono necessarie per valutare il livello della perdita di contatto con la realtà. Per confermare la diagnosi i medici si possono avvalere di test psicodiagnostici come MMPI e Rorschach.
Trattamento Disturbo schizofreniforme
Nel caso sia confermata la diagnosi del disturbo schizofreniforme è possibile istituire un intervento terapeutico di supporto, coinvolgendo la famiglia nel trattamento delle psicosi.
Il motivo di questa terapia sta nel fatto che alla base delle psicosi grava un basso livello di autonomia del paziente che non riconosce il proprio stato e ad altri fattori presenti nel nucleo familiare che in genere sono responsabili del disturbo.
Al supporto psicoterapeutico è comunque necessario affiancare un intervento farmacologico.