Prostata ingrossata : sintomi e rischio

La prostata ingrossata è una malattia di origine non cancerosa, che aumenta il volume della ghiandola prostatica.

Un altro termine per definire questa patologia e ipertrofia prostatica benigna oppure iperplasia prostatica benigna. Sono ancora molte le ricerche mediche che si fanno su questa patologia per comprendere da dove deriva. Ma le principali teorie definiscono questa come dovuta ai cambiamenti ormonali oppure all’invecchiamento.

La prostata ingrossata porta con sé altri problemi come: la disuria, la nicturia, la pollachiuria, bruciore intenso durante la minzione, la necessità di urinare spesso.

La malattia può essere diagnosticata con diversi esami e successivamente si procede alla terapia farmacologica oppure ad un intervento poco invasivo. Ma vediamo nel dettaglio cos’è la prostata ingrassata, quali sono le cause e i sintomi della prostata quali sono i principali fattori di rischio.

Prostata ingrossata : sintomi e rischio

Prostata ingrossata: cosa indica questa patologia?

La prostata ingrossata è una patologia che come abbiamo accennato, prevede l’aumento di volume nella zona prostatica, ma non è associata ad una formazione tumorale maligna.

Quando si parla di prostata ingrossata si definisce precisamente un rigonfiamento anomalo che porta con sé delle problematiche fastidiose che possono agire in modo negativo sullo stato di salute generale dell’uomo.

La prostata ingrossata è un disturbo che interessa principalmente gli uomini che hanno superato i 50 anni, infatti, è molto difficile che si presenti in età giovanile o al di sotto di questa fascia d’età.

Questa patologia è studiata da urologi e andrologi, e sono proprio loro a prendersi cura del paziente, a diagnosticare la malattia e a trattare la patologia.

Quali sono le cause principali della prostata ingrossata?

Questa formazione benigna al livello della prostata porta con sé delle cause sconosciute. Comunque, la comunità scientifica continua a studiare questa patologia anche se al momento le evidenze principali vedono come causa il cambiamento ormonale e l’invecchiamento. Il collegamento tra invecchiamento e prostata ingrossata spiega perché l’ipertrofia prostatica benigna quindi si diffonda principalmente negli uomini che hanno più di 50 anni. 

Quali sono i principali fattori di rischio

Come abbiamo sottolineato il principale fattore di rischio della prostata ingrossata è proprio l’invecchiamento. Ma ci sarebbero anche altre patologie che incidono negativamente sul benessere dell’organismo e portano di conseguenza a problematiche come il sovrappeso, l’obesità, le malattie dell’apparto cardiovascolare, il diabete e la sedentarietà.

Principali sintomi e complicazioni

La prostata ingrossata porta con sé diversi sintomi. Innanzi tutto, questa è la responsabile principale di problemi ad urinare, quindi si può essere affetti di disuria. Un’altra complicazione potrebbe essere invece il bisogno eccessivo d’urinare molto spesso (vedi anche l’ articolo prostata ed erezione).

Anche il bruciore mentre si urina può essere un altro campanello d’allarme per questa malattia. Tra gli altri sintomi ci sono anche un senso di svuotamento della vescica incompleto, la perdita di gocce d’urina e raramente anche del sangue nell’urina.

La sintomatologia dipende proprio dall’aumento di volume della prostata e dalla pressione che la ghiandola esercita successivamente sull’uretra.

Diagnosi e terapia

La diagnosi della prostata ingrossata si effettua attraverso un esame delle urine, l’esplorazione rettale e un esame obbiettivo del sangue. I trattamenti prevedono invece cure farmacologiche e in alcuni casi gravi anche interventi chirurgici più o meno invasivi.

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