Sindrome neurolettica maligna : La sindrome neurolettica maligna è una condizione rara ma abbastanza pericolosa che può subentrare a seguito di una terapia con farmaci neurolettici o farmaci con proprietà neurolettiche, ovvero quelli somministrati ai pazienti che soffrono di depressione, ansia o attacchi di panico.
Se non diagnosticata in tempo può avere gravi complicanze nel soggetto e compromettere seriamente la qualità della vita.
Recenti studi hanno dimostrato che la sindrome neurolettica maligna non è associata solo all’utilizzo di antipsicotici convenzionali, ma anche ai nuovi antipsicotici atipici, anche se con una minore incidenza rispetto ai farmaci più vecchi.
Sintomi Sindrome neurolettica maligna
I sintomi di questa condizione così pericolosa sono numerosi e possono consistere in spasmi muscolari, rigidità, perdita di coscienza, tachicardia, ipertensione, iperpiressia, scialorrea, leucocitosi, elevazione della creatina fosfo-chinasi sierica.
I sintomi possono presentarsi singolarmente e possono anche essere variabili sia nella durata che nella comparsa. In genere si manifestano al massimo nel giro di 3 giorni dopo la somministrazione del farmaco e possono durare dai 5 ai 10 giorni, ma le alterazioni dello stato di coscienza possono progredire fino a portare il soggetto allo stupore e al coma e può anche causare la morte.
Infatti, il decorso maligno è variabile e se in alcuni casi può essere benigno e regredire da solo, ma in altri casi può essere fatale.
Cure Sindrome neurolettica maligna
Per curare la sindrome neurolettica maligna la prima cosa da fare è quella di sospendere il farmaco che l’ha causata. Per riuscire a combatterla occorre monitorare la temperatura, le funzioni vitali e far mantenere al paziente un buon equilibrio idro-elettrolitico.
E’ anche necessario curare le complicanze che genera questo disturbo e poiché sono diverse caso per caso è abbastanza difficile.
Purtroppo non è possibile prevenire questa sindrome, ma la prima cosa da fare se si intuisce che si tratti di questo particolare disturbo è preferibile rivolgersi immediatamente al medico curante per fare una diagnosi corretta e iniziare subito la terapia.